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Fecondazione eterologa

La fecondazione con gameti donati, detta generalmente eterologa, può consentire di avere un figlio alle coppie in cui uno dei due partner presenta una sterilità assoluta.

La procreazione assistita con l’utilizzo di gameti donati è una tecnica nella quale uno dei due gameti usati ai fini della fecondazione (ovocita o spermatozoo) non proviene da uno dei partners della coppia che desidera un bambino, ma viene fornito da un donatore o da una donatrice o da entrambi.

In Italia, per 10 anni dal 2004 al 2014 l’uso di gameti di donatore è stato proibito e molte coppie si sono recate all’estero per poter utilizzare queste tecniche; nel 2014 la Corte Costituzionale ha messo fine al divieto di fecondazione eterologa.

 rappresentazione 3d fecondazione eterola

La procreazione assistita con gameti donati (donazione dell’ovulo o dello sperma) in Italia attualmente è consentita alle coppie di sesso diverso, sposate o conviventi, per le quali sia stata diagnosticata la sterilità o l’infertilità assoluta in almeno uno dei componenti.

Eterologa femminile

Si chiama ovodonazione la tecnica di fecondazione assistita che utilizza gli ovociti di una donatrice per rendere possibile la gravidanza in donne che hanno esaurito precocemente la loro capacità procreativa. In una procedura di fecondazione in vitro gli ovociti della donatrice vengono inseminati dagli spermatozoi del partner maschile della coppia; gli embrioni ottenuti verranno trasferiti (generalmente uno alla volta) nell’utero della partner femminile (ricevente) che è stato adeguatamente preparato per accoglierli. La donatrice, che deve avere un’età inferiore ai 35 anni, viene accuratamente valutata attraverso esami genetici ed infettivi che ne garantiscano il buono stato di salute e l’assenza in famiglia delle principali malattie genetiche. Lo screening a cui vengono sottoposti i donatori è regolato dalle le linee guida contenute nel “Documento sulle problematiche relative alla fecondazione eterologa a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 162/2014” (Conferenza delle Regioni e delle Province autonome 14/109/CR02/C7SAN) e dal D.Lvo 191/07 e dalla Direttiva Europea 17/ 2006. Inoltre viene fatto un abbinamento con la coppia in base alle più comuni caratteristiche fenotipiche (gruppo sanguigno, colore degli occhi e dei capelli, peso, altezza, colorito della pelle, forma del viso).

OVODONAZIONE

2015

2016

2017

TOT

ETA’ MEDIA RIC.

43,4

43,2

43,2

43,2

N° CICLI

10

44

49

103

% SOPRAVV. OVO

75%

84,4%

87%

84,6%

%PR/ET

37,5%

31,7%

50%

41%

%IR

11,1%

24,3%

32%

25%

grafico delle percentuali di successo dell'eterologa Centro Demetra

Eterologa maschile

Se il problema è invece rappresentato da una sterilità maschile assoluta si può ricorrere alla donazione dello sperma. Anche in questo caso i donatori sono sottoposti ad accurati accertamenti genetici e infettivologici.
I campioni restano crioconservati in quarantena per un periodo di 6 mesi, dopo il quale i donatori vengono sottoposti ad ulteriori analisi.  Una volta verificata l’assenza di infezioni e la tolleranza dello sperma al congelamento che avviene in speciali dispositivi, i relativi campioni verranno utilizzati per l’inseminazione intrauterina o la fecondazione in vitro a seconda della situazione clinica della coppia.

DONAZIONE SEME X ICSI

2015

2016

2017

TOT

ETA’ MEDIA RIC.

33,8

35,7

35,2

35,3

N° CICLI

6

23

27

56

%PR/ET

50%

50%

68,7%

57%

%IR

50%

48,4%

55%

50%

 

grafico risultati eterologa maschile centro demetra

Come si svolge la consulenza per Fecondazione Eterologa al centro Demetra

La fecondazione con gameti (ovociti e/o spermatozoi) donati, detta generalmente eterologa, può consentire di avere un figlio alle coppie in cui uno dei due partner presenta una sterilità assoluta, quindi una condizione medica diagnosticata dagli specialisti di infertilità di coppia. 

In Italia, per 10 anni, dal 2004 al 2014, l’utilizzo di gameti provenienti da donatori è stato vietato per legge così che molte coppie affette da infertilità assoluta per un lungo intervallo di tempo si sono recate all’estero per poter completare il loro progetto di genitorialità; nel 2014 la Corte Costituzionale ha messo fine al divieto di fecondazione eterologa.

Nell’approccio a questo tipo di procedura è quindi importante prendere ancora di più in considerazione l’aspetto psicologico. La visione del concetto di genitorialità in entrambi i partners o anche in uno solo di essi è frequentemente identificato con l’aspetto esclusivamente genetico, quindi con “l’appartenenza genetica” alla propria famiglia. 

Per poter affrontare al meglio questo tipo di percorso anche sotto questo punto di vista, il nostro Centro offre un supporto psicologico, che considera fondamentale per abbattere barriere puramente concettuali e culturali. 

La consulenza per cicli di trattamento con gameti donati, che si può eseguire in tutte le sedi Demetra presenti in Italia, viene svolta da medici specialisti esperti che procederanno a fare un’inquadratura d’insieme della coppia sia sotto il profilo di salute generale sia sotto il profilo di alcuni esami del sangue e/o strumentali specifici per questo percorso. Il numero di consulenze necessarie dipende non solo dagli accertamenti effettuati ma anche dalla accettazione e dalle delucidazioni che la coppia desidera avere. 

E’ importante chiarire che lo screening dei donatori e delle donatrici (cioè l’insieme degli esami medici a cui donatrici e donatori si sottopongono) è regolato da Direttive Europee e dai Decreti legislativi che le hanno recepite (D.Lvo 191/07 e Direttiva Europea 17/ 2006) e successivamente  dalle linee guida contenute nel “Documento sulle problematiche relative alla fecondazione eterologa a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 162/2014” (Conferenza delle Regioni e delle Province autonome 14/109/CR02/C7SAN). 

La donazione di gameti è volontaria; tutti i donatori e le donatrici che si offrono per questo gesto solidale vengono sottoposti ad esami generali, che accertino il loro stato di buona salute; viene effettuata una consulenza genetica e una consulenza psicologica. Se vengono ritenuti adeguati, vengono valutati per le malattie a trasmissione sessuali e a valutazioni genetiche più approfondite. L’abbinamento fra donatori e la coppia è fondato sulle più importanti e comuni caratteristiche fenotipiche (gruppo sanguigno, colore degli occhi e dei capelli, peso, altezza, colorito della pelle, forma del viso, corporatura), in modo tale da favorire la somiglianza fenotipica, cioè la somiglianza dei tratti somatici. Questa ricerca - che rappresenta un elemento di forte motivazione per la coppia – non significherà comunque che il bambino o la bambina che nascerà sarà somigliante ai genitori, poiché è noto che le caratteristiche “fenotipiche” possono subire notevoli variazioni e riflettere anche caratteristiche presenti negli antenati sia del/della partner che nel donatore o donatrice.

Sicuramente, grande motivo di incoraggiamento per iniziare la procedura sono le percentuali di gravidanza, che sono eccellenti.

E’ necessaria una premessa: il problema più grande che tutti i Centri di fecondazione assistita si trovano ad affrontare oggi è il reperimento dei gameti sia maschili (spermatozoi) che femminili (ovociti). I 10 anni di divieti imposti dalla legge 40 (2004/2014) hanno fatto sì che in Italia ci siano pochissimi donatori di gameti, quindi pochissime banche di gameti, e che i gameti utilizzati per le tecniche di fecondazione assistita eterologa provengano principalmente da banche di altri paesi europei.

Per questo, il Centro Demetra ha stabilito collaborazioni medico-scientifiche e professionali continuative con dei centri esteri leader del settore, per ottimizzare al massimo i risultati di queste procedure mediante l’uso delle più avanzate tecniche mediche dirette alla diagnosi e alla terapia della sterilità.

Nel Centro Demetra le percentuali di sopravvivenza degli ovociti allo scongelamento sono del 90%. I dati attuali mostrano che i tre quarti di questi si fecondano correttamente inseminazione mediante tecnica ICSI raggiungendo nel 60% gli stadi più avanzati dello sviluppo embrionale (cioè lo stadio di blastocisti). 

Possiamo dunque dire che a partire da 8 ovociti scongelati si ottengono in media 3.3 blastocisti. In altre parole, quasi tutti i cicli di scongelamento ovocitario si concludono con l’ottenimento di almeno una blastocisti da trasferire, ottenendo in almeno la metà dei casi delle blastocisti sovrannumerarie che possono essere crioconservate e utilizzate per futuri tentativi di impianto, aumentando complessivamente le probabilità di gravidanza. Infatti, ricordiamo che le nostre procedure di fecondazione assistita si basano sempre sul trasferimento di un singolo embrione allo stadio di blastocisti, per ridurre il più possibile il rischio di gemellarità, condizione molto rischiosa per l’andamento corretto della gravidanza. Per quanto riguarda invece la probabilità complessiva di ottenere una gravidanza a termine (il cosiddetto bimbo in braccio, cioè il numero totale di parti ottenuti dai cicli di scongelamento ovocitario e dagli eventuali successivi trasferimenti di embrioni crioconservati) per transfer effettuato è pari al 58%, statistica che si allinea ai risultati internazionali dei centri che effettuano la fecondazione eterologa. 

Quindi, nell’approccio alla procedura eterologa, vengono presi in considerazione tutti gli aspetti della coppia utili per fare un corretto inquadramento della salute di entrambi, al fine di scoprire eventuali fattori che possono provocare, in corso di gravidanza, un maggior rischio di complicanze materne e fetali: fondamentale quindi rimane nella donna ricevente la valutazione metabolica (rischio di diabete, ipercolesterolemia, ipertensione), e l’eventuale screening trombofilico e autoimmunitario (rischio di ridotto accrescimento fetale e problematiche della placenta), ovviamente con variazioni a seconda dei casi; ogni coppia potrà quindi avere necessità di più o meno approfondimenti.

I punti fondamentali della consulenza: 

  • Valutazione dello stato di salute della coppia ricevente, con l’aiuto di esami appropriati
  • Informazioni sulla procedura, risultati del Centro
  • Valutazione della accettazione della procedura da parte della coppia
  • Informazioni sullo screening dei donatori: tutti i donatori sono sottoposti agli esami infettivi e genetici a massima tutela dei riceventi ai sensi del D.lgs. 191/07 e della Dir. 17/2006 all 3, con le modalità e alle condizioni previste dai protocolli medici adottati descritti nelle Direttive Europee.
  • Protezione dei dati e tutela della riservatezza e anonimato del donatore: tutti i dati, comprese le informazioni genetiche, sono resi anonimi in modo tale che né il donatore né il ricevente siano identificabili nel rispetto dell’anonimato e delle disposizioni della legge. Il donatore o la donatrice donano le loro cellule riproduttive, ma in nessun caso sono da considerarsi “genitori” del bambino che nascerà. Secondo la legge italiana, i genitori sono a tutti gli effetti la coppia che ha richiesto la procedura. 
  • Valutazione delle caratteristiche fenotipiche della coppia e dei donatori: I donatori sono selezionati dopo aver registrato le caratteristiche fenotipiche della coppia, valutando nei limiti del possibile la compatibilità con la coppia ricevente (colore della pelle, occhi e capelli, gruppo sanguigno), nel rispetto dei criteri e delle condizioni di qualità e sicurezza così come previsto dalle Direttive Europee.
  • Numero massimo di donazioni: I gameti (ovociti e spermatozoi) di un medesimo donatore non potranno determinare più di 10 nascite. 
  • Supporto psicologico: Accompagnamento della coppia al percorso mediante supporto psicologico in ogni sua tappa

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