DOMANDE FREQUENTI
In questa sezione abbiamo cercato di riassumere le principali domandi che ci pongono le nostre pazienti o le coppie che si rivolgono al nostro Centro.
Le domande sono costantemente aggiornate con i quesiti che ci vengono posti e sono suddivise per semplicità in:
- Domande su Centro Demetra
- Domande sulle prestazione che possono essere effettuate presso Centro Demetra
- Domande inerenti i cicli di trattamento
- Domande sul Transfer
Ti consigliamo di leggere questa sezione con attenzione. Naturalmente, qualora il tuo quesito non sia tra quelli presenti ti invitiamo a contattarci via mail o telefono utilizzando i recapiti che trovi qui.
FAQ inerenti alla tipologia di Centro
Il Centro Demetra è un centro privato – convenzionato. Ciò significa che le coppie possono accedere ai trattamenti di procreazione medicalmente assistita sia in regime privato che convenzionato con il S.S.N. secondo le modalità previste dalla regione di provenienza (in termini di tipo di trattamento e numeri di cicli possibili).
L’ iter di accesso al Centro prevede la prenotazione di una prima consulenza con uno dei Medici del team contattando la Reception al numero 055 488709 con la possibilità di scegliere il Medico di riferimento o in alternativa, per i residenti in Toscana, tramite prenotazione della stessa per mezzo del CUP.
Per i trattamenti in regime privato o convenzionato non sono presenti liste di attesa. La coppia può iniziare il trattamento nel momento in cui il Medico responsabile del trattamento giudica conclusa la parte diagnostica.
Il costo delle procedure private varia in base alla tipologia di trattamento necessario; in ambito convenzionato con il S.S.N. deve essere pagato il ticket previsto (attualmente in Regione Toscana è di €500 per la FIVET/ICSI)
I tempi per prenotare la prima consulenza dipendono dal medico, ma generalmente sono abbastanza rapidi. Il team dei Medici riceve dal lunedì al venerdì.
Nel corso della prima consulenza sarà effettuata la visita ginecologica e/o l’ecografia pelvica transvaginale se lo specialista lo ritiene necessario (anche in corso di mestruazione).
Normalmente sono necessari almeno due incontri con il Medico responsabile del trattamento per poter avviare la procedura.
-prima consulenza: inquadramento generale della coppia, valutazione degli esami portati in visione, prescrizione di accertamenti ritenuti necessari;
-visita di controllo: valutazione degli esami richiesti, discussione del consenso informato, emissione del piano terapeutico.
La coppia che decide di effettuare le visite di accesso privatamente avrà la possibilità di scegliere il proprio Medico responsabile del trattamento; la coppia che decide di accedere alla prima consulenza tramite CUP incontrerà il Medico di turno in ambulatorio.
Il Medico responsabile del trattamento seguirà personalmente tutto il percorso clinico.
Diversa è la garanzia che tutte le procedure mediche siano effettuate dal medico in prima persona (monitoraggio ecografico, inseminazione intrauterina, prelievo ovocitario trasferimento embrionario) essendo soggetti a turnazione.
Al primo incontro sarebbe utile che la coppia portasse in visione per lo meno uno spermiogramma recente e dei recenti dosaggi ormonali eseguiti al 2/3 giorno del ciclo (FSH, LH, 17-betaestradiolo, AMH, TSH).
Si consiglia inoltre portare in visione qualsiasi consulenza, analisi o indagine strumentale effettuata dalla coppia in precedenza che possa in qualche modo essere inerente al percorso di procreazione assistita (consulenza andrologica, ultimo pap- test, ecografia mammaria e/o mammografia, ecografia pelvica, referto di eventuale isteroscopia, consulenza genetica etc..).
La valutazione della pervietà tubarica ed ulteriori indagini saranno valutati poi di caso in caso nel corso della prima consulenza.
La coppia non è obbligata ad eseguire gli esami richiesti dal Medico responsabile del trattamento presso il Centro.
Le visite cliniche possono essere effettuate dai Medici del team a Roma presso lo studio CRAU ( via Po 102) mediante prenotazione (tel. 055 488709 – 055 416231)
FAQ inerenti le prestazioni
Il Cento Demetra effettua diagnosi pre-impianto per lo screening di aneuploidie (PGT-A), per la diagnosi di malattie monogeniche (PGT-M), per difetti strutturali dei cromosomi in caso di traslocazioni bilanciate (PGT-SR) :
Il Centro Demetra offre trattamenti di eterologa maschile (mediante liquido seminale donato), di eterologa femminile (mediante ovociti donati) e di doppia donazione (mediante ovociti e liquido seminale donati).
Gli studi presenti in letteratura suggeriscono che lo scratching endometriale eseguito durante il mese precedente l’inizio della stimolazione ovarica possa migliorare l’attecchimento embrionale e quindi il tasso di gravidanza clinica. Alcuni studi ne estendono l’efficacia fino a 2-3 mesi prima del trattamento
FAQ ciclo di trattamento
La terapia prescritta va iniziata ugualmente dal giorno indicato nel protocollo anche se la mestruazione compare nel fine settimana. In questo caso invii una mail a segreteriatrattamento@centrodemetra.com avvisando dell’inizio della terapia. Contatterà poi il Centro il primo giorno feriale utile per confermare la terapia iniziata; le potrà essere quindi indicata la data del primo monitoraggio.
La terapia di stimolazione ovarica (terapia iniettiva sottocutanea) ha come obiettivo la crescita follicolare multipla. Questa ha una durata cha varia dai 10 - 15 giorni in base al tipo di protocollo utilizzato ed alla risposta della paziente.
La terapia di preparazione endometriale (orale/ trasdermica/ iniettiva) ha come obiettivo la crescita e maturazione endometriale. Questa ha una durata variabile di 10-20 giorni, ma in entrambi i casi esiste una grande variabilità personale.
Nel corso della stimolazione ovarica vengono eseguiti dai due ai quattro monitoraggi follicolari ecografici associati ad un prelievo ematico per il dosaggio del 17-ß estradiolo a partire dal 4°-6° giorno di terapia, monitoraggi che si susseguono a giorni alterni.
In corso di preparazione endometriale finalizzata al transfer di embrioni crioconservati vengono effettuati mediamente due controlli ecografici a partire dall’ 8°-9° giorno di terapia.
Generalmente si, a meno che non ci sia una diversa indicazione medica. Al contrario invece, incorso di preparazione endometriale per il trasferimento di embrioni non è necessario eseguire alcun prelievo ematico.
Durante la stimolazione ormonale i monitoraggi ecografici sono finalizzati a valutare la crescita follicolare multipla in previsione del prelievo ovocitario, mentre durante la preparazione endometriale l’obiettivo è valutare che l’endometrio raggiunga uno spessore ed un aspetto adeguati per il transfer e non sia presente attività ovarica spontanea.
Il vostro Medico responsabile del trattamento vi farà il protocollo, con il piano terapeutico per le gonadotropine e l’elenco degli altri farmaci da acquistare. L’assunzione dei farmaci successivi alle gonadotropine vi verrà comunicata durante il monitoraggio ecografico e ormonale.
La complicanza più nota – anche se fortunatamente adesso molto controllabile con protocolli di trattamento specifici e rara in un Centro di buona qualità – è quella della iperstimolazione ovarica, una patologia che interessa le donne più giovani e/o dotate di buona riserva ovarica. Tale condizione è caratterizzata dall’ingrossamento delle ovaie e dall’aumento della permeabilità dei vasi sanguigni, che significa passaggio di liquidi con contemporanea diminuzione delle proteine ed emoconcentrazione. Si può prevenire quando il numero dei follicoli e i livelli di estrogeni indicano un rischio aumentato, sostituendo il farmaco per l’induzione dell’ovulazione e rimandando il transfer embrionario nei mesi successivi.
La complicanza più nota – anche se fortunatamente adesso molto controllabile con protocolli di trattamento specifici e rara in un Centro di buona qualità – è quella della iperstimolazione ovarica, una patologia che interessa le donne più giovani e/o dotate di buona riserva ovarica. Tale condizione è caratterizzata dall’ingrossamento delle ovaie e dall’aumento della permeabilità dei vasi sanguigni, che significa passaggio di liquidi con contemporanea diminuzione delle proteine ed emoconcentrazione. Si può prevenire quando il numero dei follicoli e i livelli di estrogeni indicano un rischio aumentato, sostituendo il farmaco per l’induzione dell’ovulazione e rimandando il transfer embrionario nei mesi successivi.
Oltre ai farmaci prescritti dal medico di riferimento con apposita ricetta, durante la stimolazione ovarica e la preparazione al transfer di embrioni è possibile continuare ad assumere tutti i farmaci che la paziente assumeva precedentemente e qualsiasi altro farmaco la paziente necessiti previa valutazione del Medico responsabile del trattamento.
Il mattino del prelievo ovocitario il partner maschile deve eseguire la raccolta del liquido seminale avendo avuto un’astinenza di 2-5 giorni
Durante la fase di stimolazione si possono avere rapporti sessuali protetti anche per evitare un’astinenza troppo lunga del partner maschile. Sarà utile sospendere i rapporti quando la stimolazione si avvicinerà al termine, in quanto con l’ingrossamento delle ovaie (la paziente) i rapporti potrebbero essere fastidiosi.
Più del 90 % dei prelievi ovocitari nel nostro Centro vengono eseguiti in anestesia locale e talvolta in sedazione. La sedazione è uno stato, indotto farmacologicamente, di parziale ipnosi, in cui la paziente è cosciente o semi-cosciente (cioè facilmente risvegliabile) ed avverte uno stato di piacevole rilassamento psichico e muscolare. La narcosi o anestesia generale è invece uno stato, indotto farmacologicamente, di profonda ipnosi, analgesia e rilassamento muscolare che comporta la perdita totale della coscienza.
Dopo la procedura la paziente viene tenuta in osservazione per circa 1 ora e poi viene dimessa. Ricordiamo che la paziente il giorno stesso del prelievo ovocitario non deve guidare e deve portare con sè un accompagnatore
Come da normativa europea gli esami infettivologici hanno una validità di 90 giorni precedenti il prelievo ovocitario e sono validi sino a 180 giorni per i cicli successivi, che vengono considerati come prosecuzione del trattamento.
Il DUO STIM è un protocollo terapeutico che prevede una doppia stimolazione sia nella fase follicolare che nella fase luteale di un unico ciclo di stimolazione ovarica. Ha due scopi: di ottenere un maggior numero di ovociti e di conseguenza più embrioni evolutivi e di accorciare i tempi fra una stimolazione e l’altra. Il protocollo DUO STIM prevede l’inizio della seconda stimolazione dopo cinque giorni dal prelievo ovocitario, ripetendo la stessa stimolazione. La possibilità di eseguire il DuoStim deve essere valutata insieme al Medico responsabile del trattamento.
FAQ Transfer
Si, il giorno del transfer embrionale deve essere proseguita tutta la terapia indicata dal Medico di riferimento, con la stessa cadenza oraria dei giorni precedenti, compreso l’eventuale ovulo di progesterone.
Il transfer è una procedura semplice e totalmente indolore che non richiede sedazione, per cui la mattina potrà fare una colazione leggera
Il giorno del transfer la presenza del partner è fortemente raccomandata, dal momento che prima del transfer farete un colloquio con la biologa che vi illustrerà i parametri del laboratorio. Poi il partner potrà attendere il termine della procedura in sala d’ attesa. Se il suo partner fosse impossibilitato ad accompagnarla, non si preoccupi, il transfer sarà eseguito lo stesso.
Se le piccole perdite sono immediatamente successive al trasferimento embrionario non si allarmi, è dovuto alla procedura in sé. Se invece la perdita ematica dovesse sopraggiungere dopo qualche giorno contatti il Centro e in base al caso specifico le consiglieremo che fare. Nel 30% delle donne possono esserci piccole perdite di sangue in corrispondenza della fase di impianto.
In Italia la legge 40/2004 regolamenta la PMA e – se la coppia ha sottoscritto il consenso specifico - impone la crioconservazione degli embrioni in soprannumero per un tempo indefinito. Gli embrioni crioconservati rappresentano un tesoro prezioso per le coppie, vengono depositati in una bio-banca e lì possono restare per diversi anni senza subire alcun deterioramento.
Il ciclo di fecondazione in vitro comprende un prelievo ovocitario e un transfer indipendentemente di quando questo primo transfer venga eseguito. Eventuali transfer successivi di embrioni crioconservati hanno un costo di € 1500 indipendentemente dal numero di embrioni trasferiti.
Dopo il transfer embrionale (sia da fresco che da congelato) è sempre necessario che mantenga tutta la terapia che sta assumendo almeno fino al test di gravidanza. Qualora il test di gravidanza risulti positivo la terapia generalmente viene mantenuta inalterata fino a 10 settimane in cicli “a fresco” e fino a 11-12 settimane per il transfer di embrioni precedentemente crioconservati.
Dalle suddette settimane si deve poi scalare la terapia in corso (con Progesterone e/o estrogeni in base al protocollo che sta facendo), riducendo gradualmente ogni farmaco fino alla completa sospensione.
Dopo un ciclo di trattamento fallito è opportuno contattare il proprio Medico di riferimento per valutare i passi successivi da effettuare. Il Medico potrà ritenere opportuno approfondire alcuni aspetti clinici diagnostici prima di intraprendere un secondo tentativo o un trasferimento di embrioni precedentemente crioconservati.
Dopo il primo referto positivo della betaHCG deve continuare tutta la terapia in atto e programmare – generalmente a due giorni di distanza - un nuovo dosaggio plasmatico della betaHCG presso lo stesso laboratorio.
Dopo le seconde beta positive, mantenendo ancora tutta la terapia prescritta, riferendosi al Centro o al suo Ginecologo le sarà consigliato di programmare la prima ecografia o di continuare il monitoraggio delle stesse, qualora avessero un andamento critico.
In corso di gravidanza accertata la terapia di sostegno va mantenuta fino a 10-12 settimane di gestazione per essere poi scalata secondo le indicazioni mediche del Centro (può far riferimento ai contatti delle nostre Ostetriche) o del suo Ginecologo.
FAQ Donazione Eterologa
Sì, è possibile. I criteri di accesso per la convenzione con il SSN variano a seconda della Regione di provenienza della coppia (numero di cicli a disposizione, il limite d’età e la necessità dell’autorizzazione al trattamento da parte della ASL di appartenenza).
Una volta completata la valutazione clinica e la parte burocratica, per gli ovociti occorrono da un minimo di 2 ad un massimo di 4 mesi dall’invio della richiesta al momento in cui i campioni saranno disponibili al Centro; per il liquido seminale i tempi sono più brevi e nell’arco di qualche settimana i campioni sono solitamente disponibili presso il Centro. I tempi in entrambi i casi potrebbero variare in caso di gruppi sanguigni più rari oppure in base alla necessità di effettuare esami più approfonditi sui donatori (ad esempio alcuni esami genetici).
Sì, una volta che gli ovociti o gli embrioni saranno presenti al Centro, dopo gli opportuni accertamenti il medico responsabile del trattamento prescriverà una terapia di preparazione endometriale da iniziare in base al flusso mestruale, in modo da preparare l’endometrio ad accogliere l’embrione. Nel caso di una donazione di liquido seminale, la partner femminile dovrà effettuare invece una terapia di stimolazione ormonale delle ovaie, finalizzata al prelievo chirurgico ambulatoriale degli ovociti e quindi alla formazione degli embrioni da trasferire.
È possibile utilizzare il liquido seminale con tecnica di primo livello IUI (inseminazione intrauterina) oppure con tecnica di secondo livello FIVET/ICSI. La scelta della tecnica dipende da più fattori e verrà discussa con il medico responsabile del trattamento, al fine di scegliere quella più appropriata. In entrambi i casi la paziente dovrà essere sottoposta ad una terapia di stimolazione ovarica, controllata nel tempo tramite monitoraggi ecografici e/o dosaggi ormonali ematici.
Una volta che saranno disponibili gli ovociti presso il Centro e conclusa la parte clinica, la partner femminile inizierà la terapia di preparazione endometriale, della quale verrà verificata l’efficacia tramite monitoraggi ecografici. Quando si ritiene che l’endometrio sia pronto per la programmazione del transfer, si organizza lo scongelamento degli ovociti entro pochi giorni e in quel giorno verrà fissato anche l’appuntamento al partner maschile per la raccolta di liquido seminale. In alcuni casi, e possibile che il partner maschile preferisca crioconservare preventivamente il proprio seme, in modo da non essere obbligato a essere presente al centro il giorno in cui si decide di scongelare gli ovociti.
I donatori e le donatrici vengono individuati in base alla rispondenza alla normativa italiana e alle Direttive europee, che prevedono un iter diagnostico approfondito e completo. L’assegnazione alla coppia ricevente (il così detto “matching”) è basato sulla compatibilità con i gruppi sanguigni dei riceventi e alle principali caratteristiche fisiche della coppia (es. corporatura, carnagione, colore degli occhi e dei capelli), già dichiarate in un apposito modulo. Le caratteristiche fenotipiche aiuteranno quindi nella procedura di matching, al fine di assegnare alla coppia un donatore/donatrice con caratteristiche simili a quelle dei riceventi.
Per prima cosa deve essere effettuata una consulenza con uno dei medici del Centro che possa valutare l’appropriatezza del percorso di eterologa, seguirne gli sviluppi e valutare la completezza degli accertamenti clinici effettuati; discuterete e sottoscriverete con il medico responsabile del trattamento il consenso informato e compilerete alcuni moduli per poter iniziare la ricerca di donatore/donatrice. Una volta che la modulistica e la parte amministrativa saranno complete, la vostra richiesta verrà inviata al centro estero.
In Italia vige l’anonimato dei donatori, quindi non sarete obbligati a dire a vostro figlio che è stato concepito tramite la donazione di gameti. Il donatore/donatrice non avrà diritti nei confronti del nascituro o della coppia e la coppia stessa non avrà il diritto di conoscere il donatore/donatrice. Tuttavia, la questione della rivelazione delle origini è molto delicata, e spesso può essere opportuno parlarne durante la consulenza psicologica, che costituisce una parte essenziale del percorso di donazione.
Per la normativa vigente, le donatrici possono dar luogo ad un numero massimo di 10 nascite, quindi, una volta raggiunto tale numero, i centri non sono più autorizzati ad assegnare alle coppie gli ovociti da lei donati. Può essere fatta una deroga a questo limite nel caso in cui la coppia che ha già avuto un figlio con la donazione, richieda la possibilità di avere una seconda gravidanza ricevendo gli ovociti della stessa donatrice.
A causa delle scarsissime donazioni effettuate in Italia, il Centro Demetra collabora da anni con alcuni centri esteri.
Sì, esiste la possibilità di richiedere al centro estero la disponibilità della stessa donatrice o donatore. Se c’è la disponibilità, certamente verranno utilizzati gameti dello stesso donatore o donatrice.
Per la normativa vigente, le donatrici possono effettuare le donazioni in un’età compresa tra i 18 e i 35 anni.
Sì, per la normativa europea ed italiana, tutti i donatori e le donatrici per poter entrare nei programmi di donazione dei gameti devono essere sottoposti ad una serie di esami. I Centri con cui collabora Demetra e il Centro stesso ampliano tale lista effettuando ad esempio esami genetici più approfonditi, che escludano nel donatore/donatrice la presenza delle più frequenti malattie a trasmissione genetica (CGT Essential-Igenomix).
Sì, presso il Centro è attivo un servizio di supporto e consulenza psicologica. Oltre all’incontro introduttivo al percorso di eterologa, la psicologa è disponibile per seguire le coppie anche nelle altre fasi del trattamento.