foto di medico nel laboratorio che studia l'infertilità

Cos’è l’infertilità?

In medicina, si considera infertile una coppia che non riesce ad avere un figlio dopo due anni di tentativi: questa situazione interessa il 12-15% delle coppie in età fertile. In Italia si stima che oltre 45.000 nuove coppie ogni anno avranno difficoltà nel concepire un bambino.

Molti pensano che per avere un figlio basti semplicemente non utilizzare sistemi di contraccezione, che procreare sia una cosa naturale, normale, qualcosa che accade da sempre e sempre accadrà. In realtà, quella umana è una specie poco fertile: una coppia giovane senza particolari problemi e che ha rapporti sessuali 2-3 volte la settimana ha circa il 20% di possibilità di concepimento ogni mese, ma questa percentuale si abbassa dopo il primo anno di ricerca di figli senza successo.

Quali sono i motivi di questa crescente riduzione della fertilità?

Uno dei motivi riguarda lo sfasamento tra l’età biologica e l’età “sociale” in cui si ricerca il primo figlio. La fertilità femminile è massima in un’età oggi considerata molto precoce per la riproduzione. Le donne, nei paesi sviluppati, studiano e cercano un lavoro prima di sposarsi. E le coppie tendono a procrastinare la nascita del primo (e sempre più spesso unico) figlio dopo aver raggiunto degli obiettivi economici, come l’acquisto di una casa, o dopo essersi presi del tempo per esperienze, come viaggi e vacanze, per le quali i figli sono vissuti come ostacoli. Anche altri fattori (abitudine al fumo, abuso di alcol, condizioni lavorative, inquinamento) possono influire negativamente sulla fertilità.

Quando ci si può considerare infertili?

La definizione di infertilità è poco precisa, vaga e variabile da paese a paese. Gli stessi termini “sterile” e “infertile” sono utilizzati – dai medici, dai mass media e dalle persone stesse che hanno il problema – in modo confuso per identificare le coppie che, in un arco più o meno lungo di tempo, non riescono ad avere un figlio. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha proposto la seguente terminologia:
•          sterilità primaria: coppia che non ha mai concepito dopo due anni di rapporti sessuali regolari;
•          sterilità secondaria: coppia che ha concepito e che, per un periodo di due anni, non riesce ad avere un’altra gravidanza;
•          infertilità: definisce una donna che, pur riuscendo a concepire, non riesce a portare a termine una gravidanza.

L’infertilità può avere cause sia maschili che femminili. Secondo il Registro nazionale sulla Procreazione medicalmente assistita dell’Istituto Superiore di Sanità, nel 35,4 per cento delle coppie le sue cause vanno cercate nell’uomo, nel 35,5 per cento nella donna. Un altro 13,2 per cento delle coppie soffre invece di infertilità idiopatica (cioè di cui non si conosce la causa), mentre in un 15 per cento dei casi le cause vanno cercate in entrambi i sessi.


Articolo scritto da Dott.ssa Elisabetta Chelo
Specialista in Ostetricia e Ginecologia e in Patologia della Riproduzione Umana, si occupa di endocrinologia ginecologica e di diagnosi e trattamento dell’infertilità da molti anni. Esperta di tecniche di procreazione assistita, vive tra Firenze – dove svolge la sua attività presso il Centro Demetra – e Milano. Oltre numerosi articoli e pubblicazioni scientifiche, ha pubblicato libri e manuali divulgativi destinate alle coppie alla ricerca di un figlio.

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