Il nostro centro ha organizzato un convegno sulla diagnosi preimpianto, a Roma presso l’hotel Quirinale. L’evento era rivolto sia a medici che a specialisti del settore della sanità che a pazienti.
L’essenza del convegno è stata raccolta in un video.
Ecco, alcune foto dell’evento.
Che cos’è la diagnosi preimpianto?
Intervista radiofonica alla dottoressa Claudia Livi
La dottoressa Livi spiega la diagnosi preimpianto durante un intervento radiofonico “tutti noi sappiamo di che cosa si tratta quando si parla dell’amniocentesi. La diagnosi preimpianto è la stessa analisi che viene fatta […] sugli embrioni prima di trasferirli all’interno dell’utero, quindi è ovvio che per fare la diagnosi preimpianto c’è bisogno di passare da un ciclo di fecondazione extracorporea, da un ciclo FIVET”
Quando le viene chiesto come si effettua, la dott.ssa Livi, direttore sanitario di Centro Demetra spiega: “Durante un ciclo di fecondazione in vitro […] al quinto giorno di sviluppo degli embrioni viene fatta una biopsia, vengono prese qualche cellule da una parte specifica di quell’embrione. L’embrione poi viene congelato. La biopsia che è stata effettuata viene mandata ad analizzare e quando torna la risposta e ci dice la tipologia dell’embrione, a quel punto organizziamo il trasferimento di quell’embrione all’interno dell’utero della mamma”.
La dottoressa spiega anche a chi si rivolge questa tecnica: “I gruppi di pazienti che possono in qualche modo trarre vantaggio dalla diagnosi preimpianto sono due: un gruppo che ha una malattia presente, conosciuta, studiata e presente in famiglia o in loro stessi. E un gruppo invece in cui la diagnosi preimpianto viene usata per aumentare non le percentuali di gravidanza, ma l’efficienza del ciclo perché se trasferiamo un embrione che ha un corredo cromosomico corretto l’embrione si impianta più facilmente e soprattutto crolla il rischio di aborto spontaneo”.
Ascolta il contributo completo qui sotto:
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