Gli effetti dei pesticidi sugli spermatozoi

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Si assumono mangiando frutta e verdura, e possono mettere a rischio la fertilità maschile. Stiamo parlando dei pesticidi che, se ingeriti in quantità elevate, abbassano la qualità del seme: diminuisce il numero di spermatozoi e anche la quota di quelli “normali”. Lo suggerisce uno studio pubblicato su Human Reproduction condotto su 155 uomini che si erano rivolti a un centro per la fertilità.

Gli scienziati guidati da Jorge Chavarro della Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston (Usa) hanno raccolto oltre 300 campioni di sperma e hanno chiesto ai partecipanti di compilare un questionario circa le abitudini alimentari. In particolare si domandava agli uomini quante porzioni di frutta e verdura consumassero in media al dì, e la quota di pesticidi assunta attraverso l’alimentazione veniva stimata attraverso i dati dello United States Department of Agriculture Pesticide Data Program. Per esempio: secondo questi dati (che tengono conto anche delle modalità di preparazione e consumo di frutta e verdura) rimangono elevati livelli di residui di pesticidi su fragole, spinaci e pere, mentre ne hanno in piccole quantità piselli fagioli e cipolle.

Gli scienziati hanno così scoperto che negli uomini che consumano le quantità più alte di frutta e verdura con i livelli maggiori di pesticidi la conta spermatica e la qualità dello sperma diminuiscono: rispetto a chi assume la minor quantità di pesticidi il numero di spermatozoi si riduce della metà (-49%), mentre la quantità di quelli completamente e normalmente formati si abbassa di circa un terzo (-32%). Nessun legame invece è stato trovato tra la quantità di frutta e verdura consumata e alcun parametro che misurasse la qualità dello sperma.

Come precisano i ricercatori, si tratta di uno studio con diverse limitazioni: il campione di uomini considerati potrebbe non essere così rappresentativo della popolazione generale, non si conoscevano le modalità di crescita di frutta e verdura (biologiche o meno) e le stime sui residui non sono state condotte scrupolosamente. I risultati quindi andranno validati e replicati cercando di superare questi limiti, anche se partendo da quanto scoperto ci sono le basi per credere che l’assunzione di pesticidi attraverso la dieta influenzi la spermatogenesi. E quindi la qualità del seme.

Riferimenti: Lo studio su Human Reproduction