Inositolo: una molecola contro l’ovaio policistico

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Tra le donne il motivo più frequente di mancato concepimento è rappresentato dalla Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS), una complessa patologia che colpisce fra il 5% e il 10% di queste in età riproduttiva, caratterizzata da diverse alterazioni endocrinologiche e metaboliche, in particolare dall’aumento degli androgeni, gli ormoni maschili e si associa all’ insulinoresistenza. Ad oggi, le cure per la PCOS sono diverse, utili a rimuovere solo uno o alcuni sintomi della patologia: dalla pillola anticoncezionale, se non si desidera una gravidanza, ai numerosi farmaci insulinosensibili che normalizzano il ciclo mestruale, riducono gli androgeni e migliorano la funzione riproduttiva sia in senso di ripristino dell’ovulazione spontanea che di miglior risposta alle terapie di induzione dell’ovulazione.

Ora però una buona notizia arriva dal World Pediatric and Adolescent Gynecology Congress di Firenze, dove sono stati presentati nuovi studi pubblicati su Gynecological Endocrinology. Le ricerche dimostrano come l’inositolo sia in grado di migliorare la qualità ovocitaria nelle donne, e quindi la fertilità. La metà delle pazienti che assume l’inositolo, infatti, torna ad ovulare dopo circa un mese e l’88 % ripristina il ciclo mestruale dopo 3 mesi. Inoltre 7 donne su 10 tornano ad avere un ciclo mestruale regolare e il 55% riesce ad avere una gravidanza spontanea.

“L’inositolo – conferma Vittorio Unfer, professore di Ostetricia e Ginecologia all’Università IPUS (Istituzione di Alta Formazione) a Chiasso in Svizzera – ­ ha un effetto positivo sulla funzionalità ovarica ed è utile a correggere i disturbi endocrino­metabolici legati alla sindrome dell’ovaio policistico, quali iperandrogenismo, iperglicemia, aumentata resistenza insulinica. L’inositolo è una molecola che si trova in diverse forme, ma solo due di queste hanno dimostrato dagli studi clinici di essere mediatrici dell’insulina e quindi utili per curare la policistosi ovarica, il Myo­inositolo (MI) e il D­chiro­inositolo (DCI) in donne con PCOS sovrappeso o obese”.

Dove si trova l’inositolo?

L’inositolo si trova in natura in alcuni alimenti, tra cui legumi, cereali, frutta. In particolare, la lecitina di soia ne è ricca come anche il riso integrale, il grano saraceno, l’avena e l’orzo. Anche la carne, sia di bovino che di maiale contiene una certa quantità di inositolo. I frutti con maggiore concentrazione di tale sostanza sono le arance e i pompelmi e le fragole, piselli e cavolfiore tra le verdure. E’ consigliabile quindi, seguire una dieta equilibrata che preveda tali alimenti, abbinata ad attività fisica.