Papilloma virus: riconoscerlo con il pap-test e la colposcopia

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L’HPV, o virus del papilloma umano, è un virus a DNA. Ad oggi sono note quasi 200 varietà di HPV. E’ un virus ampiamente diffuso tra la popolazione e la sua importanza è  da collegare al tumore del collo dell’utero seppur responsabile dello sviluppo di tumori anche in altra sede (pene, retto, cavo orofaringeo).

Nella maggior parte dei casi il Papillomavirus è causa di lesioni benigne, come le verruche che colpiscono la cute (di mani, piedi o viso) e i condilomi o papillomi che interessano le mucose genitali e orali.

E’ però ormai certo che almeno il 90% dei casi di cancro della cervice uterina siano dovuti all’infezione da HPV non controllate e trattate. 

Fortunatamente solo poche donne infette da HPV svilupperanno il tumore della cervice in quanto il sistema immunitario è in grado di combattere nella maggior parte dei casi l’infezione in circa 2 anni.

Questo significa che donne positive ad infezione da HPV non devono preoccuparsi di avere “il cancro” ma devono considerarsi una popolazione a rischio di svilupparlo. 

E’ fondamentale per questo motivo:

  • affidarsi al sistema di screening che ha lo scopo di intercettare le problematiche relative ad HPV prima che diventino un problema oncologico
  • eseguire quando necessario un attento monitoraggio clinico
  • prevenire: mantenere uno stile di vita attento (l’infezione si trasmette per via sessuale con il contatto mucosa-mucosa e sembrerebbe che il condom non eviti al 100% la trasmissione), eseguire la vaccinazione in giovane età.

Perché e quando è consigliabile fare il pap test

Il pap test è il classico test utilizzato per eseguire lo screening di prevenzione per HPV.

E’ consigliato eseguirlo almeno ogni 3 anni.

Ha lo scopo di individuare cellule del collo dell’utero alterate dall’infezione di Papillomavirus. Il pap test non rileva quindi il virus ma evidenzia le lesioni cellulari che è in grado di produrre.

La positvità al pap test pone indicazione ad approfondimenti specifici ma non deve preoccupare deve solo mettere in moto un sistema di controllo più attento (eseguire HPV test e colposcopia)

L’HPV test è un test di più recente utilizzo che ha lo scopo di identificare il virus e non le lesioni cellulari. Il test si esprime quindi in termini di positività all’infezione. Essere positivi all’infezione non significa necessariamente aver già sviluppato lesioni del collo dell’utero ma significa esserne a rischio.

In caso di positività all’HPV test è opportuno quindi eseguire il pap test per valutare la presenza o meno di lesioni cellulari del collo dell’utero e se anche questo risultasse positivo dovrà essere eseguita una colposcopia.

In caso di negatività all’HPV test lo screening si considera valido per 5 anni.

La colposcopia è un esame di secondo livello e andrebbe eseguita solo in caso di positività allo screening mediante pap test.

Ha lo scopo di confermare la presenza di lesioni del collo dell’utero a livello tissutale e non cellulare. Pone indicazione ad eseguire eventuale biopsia mirata per definire il grado della lesione e l’eventuale necessità di intervenire chirurgicamente mediante conizzazione/LEEP o altre procedure.

Come si svolge il pap test?

Il pap test (come l’HPV test) è un test molto semplice da eseguire e indolore. L’unico fastidio che si avverte è l’introduzione dello speculum come durante una visita ginecologica.

Si esegue in regime ambulatoriale. Può effettuarlo un’ostetrica o un/una ginecologo/a.

Per eseguire il test è quindi necessario:

  • posizionarsi nella classica posizione litotomica sul lettino ginecologico
  • introdurre lo speculum per evidenziare il collo dell’utero
  • raccogliere le cellule del collo dell’utero da analizzare utilizzando due spatole (cytobrush e spatola di Ayre). Il prelievo delle cellule per mezzo delle spatole è assolutamente indolore: la spatola di Ayre raccoglierà le cellule dell’esocervice ruotando a 360 gradi, il cyobrush raccoglierà le cellule dell’endocervice entrando nel primo tratto del canale cervicale)
  • in caso di pap test le cellule raccolte con le due spatole saranno utilizzate per allestire il vetrino che sarà successivamente analizzato a forte ingrandimento tramite microscopio dall’anatomo patologo per rintracciare eventuali reazioni citopatiche (alterazioni cellulari) da HPV.
  • in caso di HPV test le cellule raccolte saranno conservate in un contenitore apposito per essere sottoposte ad indagine molecolare al fine di rilevare la presenza del virus.
  • effettuato il prelievo lo speculum sarà rimosso e la procedura sarà terminata.

E’ importante effettuare il pap test (come l’hpv test) nei giorni in cui non è presente flusso mestruale: il sangue potrebbe rendere impossibile l’analisi delle cellule. Nei giorni precedenti al test vanno evitati rapporti sessuali o introduzioni in vagina di creme, ovuli e lavande poiché lo sperma o materiale farmacologico potrebbe inficiare l’indagine microscopica o molecolare.

Come si svolge la colposcopia?

Come si svolge la colposcopia?

La colposcopia è l’indagine di secondo livello in caso di positività al pap test.

Ha lo scopo mediante l’utilizzo di due soluzioni specifiche di evidenziare se, in caso di alterazione al pap test, sono presenti sulla cervice lesioni tissutali.

Il colposcopio è lo strumento che si utilizza: un sistema di lenti e filtri colorati che permette di vedere il collo dell’utero a ingrandimenti superiori rispetto alla visione diretta.

Lo scopo è quello di evidenziare eventuali aree del collo dell’utero sofferenti per l’infezione virale per eseguire una biopsia mirata e poter valutare il grado della lesione.

Alla biopsia potrà risultare: infezione di basso grado (CIN 1) o lesioni di alto grado (CIN2-CIN 3).

In caso di lesione di basso grado (CIN1) alla paziente sarà richiesto di eseguire semestralmente pap test e colposcopia per valutare l’andamento clinico. Nella maggior parte dei casi questa lesione regredirà spontaneamente nel corso dei 24 mesi successivi. Nei rari casi in cui la lesione di basso grado persista o evolva in lesione di alto grado sarà posta indicazione all’escissione della parte di tessuto sofferente (Conizzazione/LEEP).

In caso di lesione di alto grado (CIN2) può essere offerta direttamente l’escissione del tessuto sofferente (Conizzazione/LEEP) o la possibilità di monitorizzare l’andamento nei mesi successivi. 

In caso di lesione alto grado CIN3 è posta indicazione all’escissione chirurgica.

Anche la colposcopia, come il pap test o l’HPV test, è un esame indolore che si esegue in ambulatorio.

Per l’esame è necessario:

  • posizionarsi nella classica posizione litotomica sul lettino ginecologico
  • introdurre lo speculum per evidenziare il collo dell’utero
  • colorare il collo dell’utero con due soluzioni apposite. Si utilizza a questo scopo una pinza che sostiene dell’ovatta:
  1. per prima cosa l’ovatta imbevuta nella soluzione di acido acetico tocca il collo dell’utero bagnandolo. Se il collo dell’utero è sano il tessuto resta rosa; diversamente se fossero presenti aree lesionate da HPV queste diventeranno bianche. 
  2. il secondo passaggio prevedere la colorazione del collo dell’utero con una soluzione iodata: il tessuto diventerà tutto scuro se sano o piuttosto non si colorerà nelle aree di alterazione

In caso di risultati alterati è possibile eseguire immediatamente una biopsia mirata.

A questo scopo si utilizzano delle pinze specifiche per prelevare il tessuto che poi sarà analizzato per individuare lesioni.

La biopsia può essere percepita come un piccolo pizzico, a volte seguito da crampi uterini simil mestruali.

Come per il pap test la colposcopia va eseguita in assenza di flusso mestruale o recenti rapporti o terapie locali.

Dove è possibile eseguire questi esami?

Il pap test, l’hpv test e la colposcopia possono essere eseguiti presso il/la ginecologo/a curante, presso ambulatori ginecologici territoriali o ospedalieri del SSN, presso ambulatori privati.

Esiste ed è di fondamentale importanza lo screening nazionale cui ogni donna dovrebbe affidarsi per la prevenzione del tumore del collo dell’utero.