foto di spermatozoi con sfondo nero per spiegare l'azoospermia

Che cos’è l’azoospermia?

Per azoospermia si intende l’assenza di spermatozoi nel liquido seminale. La diagnosi non viene fatta solo valutando un unico, esame seminale, ma richiede sempre una valutazione attenta di almeno due esami dello sperma. Questi vanno eseguiti in centri specializzati e dedicati, dove il campione viene centrifugato in modo che non sfugga all’esaminatore alcun spermatozoo e dove si faccia anche una valutazione delle urine, dopo l’eiaculazione, per vedere se ci sono eventualmente spermatozoi, in questo caso si parla di eiaculazione retrograda.

Se si ritrovano nell’eiaculato anche pochissimi spermatozoi la situazione clinica viene definita criptozoospemia e non azoospermia, termine che esclude la presenza di spermatozoi nello sperma. Circa il 10 – 15% dei casi di infertilità maschile, secondo la più recente letteratura scientifica, sono causati dall’assenza di spermatozoi nel liquido seminale cioè da un’azoospermia.

Quali sono le cause di azoospermia?

 

Le cause possono essere due:
1) vie seminali mancanti od ostruite, in questo caso si parla di azoospermia ostruttiva
2) grave danno della spermatogenesi (arresto maturativo completo o incompleto, ipospermatogenesi molto severa, precedente criptorchidismo, sindrome a sole cellule di Sertoli, eccetera). In questo caso vi è l’assenza di produzione degli spermatozoi a livello testicolare, e allora si parla di azoospermia secretiva o non ostruttiva. L’azoospermia ostruttiva corrisponde al 40% di tutti i casi di azoospermia. L’ostruzione può essere il risultato di difetti riscontrati nei “ canali” coinvolti nel trasporto del liquido seminale.

I canali attraverso i quali lo sperma deve passare sono gli epididimi, i vasi deferenti, le ampolle deferenziali, i dotti eiaculatori, l’uretra. L’ostruzione può essere presente dalla nascita (congenita) oppure a causa di infezioni, interventi chirurgici, traumi.

L’ostruzione delle vie seminali è generalmente associata a un normale volume testicolare e a un quadro ormonale (FSH, LH, testosterone) nella norma.

Spesso la causa è genetica: infatti mutazioni geniche associate allo sviluppo di una fibrosi cistica sono state riscontrate in una larga percentuale di uomini con assenza congenita dei vasi deferenti. Quando è presente una azoospermia ostruttiva va sempre eseguita la ricerca delle mutazioni per la fibrosi cistica, si potrebbe scoprire di essere portatori di qualche mutazione genica, se anche la partner fosse portatrice delle medesime mutazioni ci sarebbe un’alta possibilità di concepire un bambino malato di fibrosi cistica.

Infiammazioni, infezioni, cisti a livello delle vie seminali sono altre cause frequenti da valutare.

Le azoospermie secretive , cioè non ostruttive, non sono infrequenti e generalmente questa situazione è accompagnata da un innalzamento di alcuni ormoni come l’FSH e da un ridotto volume testicolare.

Che possibilità ha di avere un figlio un uomo con azoospermia?

Una possibilità nelle azoospermie ostruttive è la ricostruzione chirurgica delle vie seminali; una procedura non sempre praticabile se per esempio il tratto di via seminale mancante è molto lungo. Inoltre le ricostruzioni, fatte in microchirurgica, sono interventi che possono durare diverse ore e sono generalmente effettuati in anestesia generale.
Quando la diagnosi d’ostruzione delle vie seminali è certa, si cerca di identificare meglio il livello del blocco nella prospettiva di selezionare quei pazienti in cui il trattamento chirurgico ricostruttivo è maggiormente indicato.

Si possono recuperare gli spermatozoi direttamente dal testicolo?

Sì, attraverso varie tecniche è possibile prelevare piccole quantità di materiale testicolare che possono contenere spermatozoi utilizzabili per una tecnica di fecondazione assistita. Nei soggetti con azoospermia ostruttiva si recuperano spermatozoi in quasi il 100% dei casi, mentre in quelli affetti da azoospermia secretiva la media dei recuperi positivi varia dal 15 % al 49%.

Le tecniche utilizzate per il recupero sono varie, le più comuni sono: la TESA (testicular sperm aspiration) cioè l’aspirazione di tessuto testicolare tramite sottili agocannule; la TESE (testicular sperm extraction) piccole biopsie testicolari recentemente evoluta in microTESE tecnica eseguita con l’ausilio di uno strumento di ingrandimento del campo operatorio. Le procedure non prevedono generalmente ricovero ospedaliero , il paziente è sottoposto ad una sedazione e ad una anestesia locale. Il prelievo non è doloroso ed è ben tollerato. Gli effetti collaterali e le complicanze sono modeste e rare.

Anche un numero molto ridotto di spermatozoi recuperati chirurgicamente può essere utilizzato per tecniche di fertilizzazione assistita, in particolare la ICSI (iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi) con la possibilità di ottenere una gravidanza.


Articolo scritto da Dott. Giovanni Beretta
Medico chirurgo, laureato presso l’Università di Milano nel 1977, è specialista in Urologia, Andrologia e Patologia della Riproduzione Umana. Ha lavorato per oltre 15 anni come responsabile dell’Unità di Andrologia dell’Ospedale di Magenta – Milano con particolari interessi sulle problematiche sessuali e riproduttive nelle persone affetta da lesioni traumatiche a livello del midollo spinale. Attualmente dirige le Unità di Andrologia del Centro Medico Cerva a Milano e del Centro Demetra di Firenze, fra le prime strutture private in Italia ad occuparsi delle problematiche sessuali e riproduttive maschili.

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