Infertilità maschile: niente di cui vergognarsi

Quale è il test e l’esame della fertilità maschile?

Il primo e spesso l’unico esame che è chiesto al partner maschile di una coppia è lo spermiogramma. Per standardizzare la lettura sono richiesti 3 – 5 giorni di astinenza sessuale  e vengono valutati vari parametri come il numero ,la motilità e la morfologia degli spermatozoi. Sarebbe preferibile che il campione di liquido seminale sia prodotto nel laboratorio dove viene effettuato l’esame , ma come ci viene spesso riferito i bagni degli ospedali e dei laboratori spesso affollati e privi di privacy non aiutano la raccolta.

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha definito quali sono i parametri di normalità, ma lo spermiogramma non va preso come prova definitiva e inequivocabile della fertilità.

Quali sono le cause dell’infertilità maschile?

Le cause possono essere varie, spesso non identificabili. Mi viene chiesto spesso se l’età può condizionare la fertilità dell’uomo. Ovviamente con l’età vi è un decadimento di molti parametri del liquido seminale e dopo i 50 anni vengono anche segnalate un aumento modesto delle patologie genetiche della prole. Rimane però un dato di fatto che per l’uomo non vi è un termine critico della fertilità legato all’età, come avviene invece per la donna.

Un fattore certo capace di alterare la qualità del liquido seminale è il fumo: sappiamo da un’attenta valutazione e confronto su 20 differenti studi, che la concentrazione di spermatozoi nei fumatori è in media più bassa rispetto ai non fumatori di circa il 13 – 17 %, anche se questo fattore non sembra comunque direttamente correlato con una diminuita fertilità.

Il varicocele è una causa d’infertilità molto dibattuta e su cui ci sono pareri non sempre unanimi. Sicuramente un varicocele importante in un adolescente o in un uomo giovane merita di essere corretto chirurgicamente anche nell’ottica di una preservazione della fertilità , ma molti dubbi ci sono sull’effettiva utilità di correggere chirurgicamente i varicoceli, spesso completamente asintomatici in maschi adulti.

Infertilità maschile: quali sono i sintomi?

In realtà, tranne rarissimi casi di grave ipogonadismo, non esistono sintomi dell’infertilità, in genere questa viene diagnosticata dopo l’esecuzione di un esame seminale che mette in luce un numero, una motilità o una morfologia degli spermatozoi alterati.

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L’infertilità maschile acuta può portare all’impotenza?

L’infertilità non ha nulla a che vedere con l’impotenza (che sarebbe meglio definire deficit erettivo), i meccanismi che regolano la funzione riproduttiva e quella sessuale sono ben differenziati e molto raramente (solo in situazioni di estremo ipogonadismo) sono presenti contemporaneamente. Uomini con ridotta fertilità hanno una normale potenza sessuale così come uomini a provata fertilità possono soffrire di un deficit dell’erezione.

Infertilità maschile: quali sono le cure e i rimedi?

Esistono delle situazioni dove la diagnosi e la causa dell’infertilità maschile è chiara e si può agire con una terapia mirata di tipo ormonale; purtroppo un certo numero d’infertilità maschili non riconosce una causa nota e quindi è difficile a volte indicare una terapia specifica. In alcuni uomini, con dispermie apparentemente inspiegate, sono stati però riscontrati molti fattori clinici che indicavano dei possibili danni causati da un diffuso stress ossidativo e quindi sono state proposte, come possibili terapie, alcune sostanze ad azione antiossidante (Vitamina E, C, Coenzima Q10, Carnitina, Acido Aspartico ed altri ancora); i risultati ottenuti sono ancora in parte da confermare ed ancora sono necessari altre verifiche e studi.

Come aumentare la fertilità maschile naturalmente?

In attesa di terapie più mirate comunque noi possiamo fare già molto, come:

  • Migliorare lo stile della nostra vita,
  • Mangiare meno carne e grassi animali, più frutta e verdura possibilmente di stagione e coltivata con metodi biolgici.
  • Eliminare il fumo, assumere alcool moderatamente e ai pasti (uno al massimo due bicchieri di vino).
  • Rispettare i ritmi della natura: siamo stati “programmati” per fare figli da giovani!
  • Fare una regolare attività fisica, amare e rispettare il nostro corpo.
  • Rispettare l’ambiente che ci circonda, dove viviamo noi e dove vivranno anche i nostri figli.

Sono attività a basso costo e dai grandi risultati; forse ci vuole un po’ d’impegno e di fatica… ma vale veramente la pena seguirle!

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Articolo scritto da Dott. Giovanni Beretta
Medico chirurgo, laureato presso l’Università di Milano nel 1977, è specialista in Urologia, Andrologia e Patologia della Riproduzione Umana. Ha lavorato per oltre 15 anni come responsabile dell’Unità di Andrologia dell’Ospedale di Magenta – Milano con particolari interessi sulle problematiche sessuali e riproduttive nelle persone affetta da lesioni traumatiche a livello del midollo spinale. Attualmente dirige le Unità di Andrologia del Centro Medico Cerva a Milano e del Centro Demetra di Firenze, fra le prime strutture private in Italia ad occuparsi delle problematiche sessuali e riproduttive maschili.

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