Con il termine fertilità in ambito medico si indica la capacità biofisiologica della donna e dell’uomo di avere figli, una sorta di attitudine a concepire il cui contrario è espresso dal termine sterilità. Una cosa fondamentale da sapere è che la fertilità sia maschile sia femminile risente dei normali processi di invecchiamento dell’organismo e diminuisce all’avanzare dell’età. Vediamo allora alcune informazioni chiave sulla fertilità femminile e i consigli per aumentarla.
Esame ed analisi del ciclo ovulatorio della donna: cos’è il test di fertilità femminile e come funziona?
Il primo test della fertilità femminile è il calcolo dell’ovulazione, ovvero dei giorni fertili durante il ciclo mestruale, tenendo presente che di norma la donna ovula 14 giorni prima del flusso. Per le donne con ciclo più lungo l’ovulazione può presentarsi anche una settimana più tardi. Nelle donne con un ciclo regolare il periodo periovulatorio è 4 giorni prima e 4 giorni dopo l’ovulazione. In quel periodo la donna è fertile e ha la possibilità di rimanere incinta. Il test della fertilità femminile tiene quindi in considerazione il ciclo mestruale ideale.
Nel caso questo non sia regolare, un altro test della fertilità prevede l’analisi dell’ormone LH o ormone luteinizzante, che si misura con tests delle urine simili al test di gravidanza e che si comprano in farmacia. Il test si può usare la mattina o un paio di volte al giorno fino ad ottenere un risultato positivo ed è il sistema migliore per monitorare la fertilità femminile in donne con ciclo molto breve e/o irregolare.
Il test di fertilità femminile si trova in farmacia? Qual’è il costo?
Sì, il test per la fertilità femminile si può acquistare tranquillamente in farmacia e a seconda della casa produttrice il costo varia dai 29 ai 125€.
Il calendario della fertilità femminile: qual è il periodo fertile per la donna?
Per ogni donna e ad ogni ciclo, i giorni più favorevoli al concepimento sono quelli che coincidono, come detto, con l’ovulazione e il periodo periovulatorio. In una donna con mestruazioni regolari questa fase si colloca 14 giorni prima dell’inizio del flusso mestruale e in genere a metà del ciclo, che è generalmente di media 28 giorni.
Infertilità femminile: quali sono le cause?
Tante sono le cause di infertilità femminile, una condizione che viene accertata quando la donna non riesce ad ottenere una gravidanza dopo 1-2 anni di rapporti nel periodo fertile ed è una condizione che interessa il 15% delle donne. In particolare, all’avanzare dell’età corrisponde la diminuzione della capacità riproduttiva e dal punto di vista medico la infertilità si diagnostica dopo 12 mesi di rapporti liberi e non protetti o 6 mesi se la donna ha più di 35 anni e presenta fattori di rischio. Vediamo brevemente le principali cause di infertilità.
1. La fertilità femminile con l’avanzare dell’età: cosa cambia a 40 o 50 anni?
La fertilità femminile cambia con l’avanzare dell’età, dato che nel tempo diminuisce il numero di follicoli, le strutture che contengono gli ovuli. Per questo motivo, se a 13 anni si ha una riserva media di 180.000 ovuli, a 35 anni questa quantità scende fino a 16.000. A 40 o 50 anni diventa quindi più difficile avere una gravidanza, dato che la riserva ovarica diminuisce si perde anche molto tempo prima di perdere la regolarità del ciclo mestruale ed entrare nella menopausa.
2. Tiroide e fertilità femminile
Negli anni si è capito come una funzionalità tiroidea nella norma favorisca una funzione ovulatoria regolare e la tiroide incide sulla fertilità in diversi modi. Gli ormoni tiroidei modulano la ciclicità mestruale influenzando i livelli di prolattina. Se la quantità di questo ormone si altera l’effetto è il blocco dell’ovulazione e una minore ricettività dell’endometrio all’impianto dell’embrione. Per questo alle donne che soffrono di infertilirà femminile Centro Demetra consiglia anche una valutazione degli ormoni tiroidei.
3. Fumo e fertilità femminile
La fertilità femminile è danneggiata dal fumo e dal consumo di nicotina, che portano a danni importanti alle ovaie e alla qualità degli ovuli, ma soprattutto generano menopausa precoce e problemi di ovulazione.
4. Candida e fertilità femminile
Le infezioni uterine, come la Clamidia, e le infezioni vaginali ricorrenti, come la Candida, portano a problemi di fertilità. Tuttavia, la Candida, anche se più fastidiosa, interferisce meno con il concepimento.
Infertilità femminile: quali sono i sintomi?
Tra i sintomi dell’infertilità femminile abbiamo il ciclo mestruale irregolare, che indica un’ovulazione anomala, dura più a lungo del normale o si presenta ogni 21 giorni. Anche perdita di capelli, peluria eccessiva sul viso e chili di troppo se associati a cicli irregolari sono segni che qualcosa non funziona come dovrebbe e possono indicare la presenza di ovaio policistico. Infine, gli ormoni sono un elemento essenziale quando si parla di fertilità e infertilità e spesso valori alterati sono collegati ad un malfunzionamento della tiroide. Meglio approfondire, quindi, in tutti i casi in cui si cerca senza successo di avere un figlio da più di un anno.
Come aumentare la fertilità femminile?
Chi ha problemi ad avere un bambino, prima di ricorrere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita può provare ad aumentare la fertilità femminile con questi consigli utili.
1. Integratori e farmaci per aumentare la fertilità femminile
Vari sono gli integratori e i farmaci che aiutano ad aumentare la fertilità femminile e gli ingredienti principali di questi prodotti sono vitamina B, acido folico, inositolo e manganese. Si tratta di sostanze utili a regolarizzare la funzione ovarica, dato che la carenza di vitamina B1 porta alla mancata ovulazione e la carenza di vitamina B2 può ridurre la probabilità di concepimento.
2. Dieta e alimenti per aumentare la fertilità femminile naturalmente
Anche la dieta può influire sulla fertilità ed esistono alimenti per aumentare la fertilità femminile naturalmente. Pensiamo, ad esempio, al consumo di proteine di origine vegetale come i legumi, ai cereali integrali e alla necessità di un corretto apporto di vitamine. La carne non va consumata più di 5 volte alla settimana e va alternata con il pesce. Completa la dieta per la fertilità una porzione di verdura ad ogni pasto e circa tre frutti al giorno.
3. Omeopatia e fertilità femminile
L’omeopatia aiuta la donna e l’organismo a ritrovare l’equilibrio e per questo è indicata nei casi di infertilità dovuti a cause funzionali, come i problemi di ovulazione, o quando la sterilità non ha causa di essere dato che la donna non presenta particolari problematiche. Tuttavia, i trattamenti omeopatici sono inutili nel caso di infertilità dovuta a cause meccaniche, come le tube chiuse.
4. Agopuntura e fertilità femminile: funziona davvero?
L’agopuntura, come testimoniano in Centro Demetra, è usata per aumentare le probabilità di successo della fecondazione in vitro. In particolare l’agopuntura ha benefici a livello ormonale, regolarizzando la secrezione di ormoni, a livello organico e a livello psicoemozionale, dato che riduce lo stress, elemento che rende più difficile l’instaurarsi di una gravidanza e il suo portarla a termine.
Come vedi, parlare di infertilità significa affrontare un tema complesso che racchiude vari sottotemi. Se, nonostante i nostri consigli, continuassi a non riuscire a rimanere incinta ti invitiamo a contattarci per una consulenza con i nostri esperti del Centro Demetra. Grazie a competenze e conoscenza avanzate ti aiuteremo a realizzare il tuo desiderio di maternità.